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Cos'ho che non va?

Divagazioni semiserie sull'eterno femminino

Di e con: Marina Biolo e Margherita Stevanato

Al pianoforte: Caterina Marcuglia

Regia: Marina Biolo


"FEMMINA O NON FEMMINA?"

Questo è il dilemma!
Seguendo tortuosi pensieri due insolite conferenziere intendono cercare una risposta, assolutamente "scientifica", all'eterno quesito: "Che cosa caratterizza l'individuo di sesso femminile e lo differenzia così marcatamente da quello di sesso maschile"? L'eterna battaglia tra i due sessi (che non prevede né vincitori né vinti) è lo spunto per un gioco di intrattenimento che si propone di "ridersi addosso" con la consueta ironia che contraddistingue tutte le proposte di Marina Biolo. Un nuovo genere di perfomance, dove il pubblico è costantemente coinvolto e partecipe.
Una pièce particolarmente "pensata" per tutti coloro che hanno voglia di sorridere "pensando"!

A chi si rivolge: partocolarmente godibile in tutte le sitauzioni/momenti conviviali; interessante per feste matrimoniali o specificatamente "femminili".

Durata: 1 ora
Esigenze tecniche:
spazio di movimento ridotto; la piece può essere rappresentata ovunque.

   
 

"Pronto, Franca?"

Onore a Franca Valeri
Cinema, teatro e musica si fondono

Con: Marina Biolo e Margherita Stevanato

Voce e chitarra: Andrea Facchin

Regia: Marina Biolo

Lo spettacolo vuole essere un sentito omaggio alla grande attrice, regista, autrice e sceneggiatrice che ha contribuito a cambiare la comicità teatrale del '900.

I personaggi e la storia di Franca Valeri proposti in uno spettacolo che fonde cinema, teatro e musica, ripercorrendo più di 60 anni di successi teatrali, cinematografici e televisivi.
Le caratterizzazioni che hanno reso celebre la grande Franca Valeri vengono proposti dalle diverse attrici nella loro personale chiave di lettura, accompagnate dalla voce e dalla chitarra di Andrea Facchini mostrano con ironia un nuovo modo di far spettacolo:

" pensare sorridendo".

La felice mescolanza dei vari generi di spettacolo proposti fanno di "Pronto, Franca?" una rappresentazione godibile e interessante tenera e intelligente, proprio in "onore" alle caratteristiche umane di questa grande attrice-regista. "Non è facile, in un'ora e mezza di spettacolo, rendere l'idea dell'acume, della cultura, dell'umanità, della sottile ironia e della genialità di Franca Valeri… ma almeno ci ho provato!". (Marina Biolo)

La caratteristica interessante di questa produzione è la sinergia tra teatro e televisione.

Crediamo nell'importanza della divulgazione, per cui gli spettacoli da noi prodotti prevedono la presenza di un'equipe televisiva che confezionerà un video-clip pubblicitario, con interviste al pubblico presente, agli organizzatori, agli attori "dietro le quinte" e dove verrà dato ampio spazio al luogo della rappresentazione e all'organizzazione della manifestazione o della rassegna.
Il video-clip realizzato sarà, in parte, proiettato prima dello spettacolo e, su richiesta, divulgato attraverso una rete televisiva locale.

   
 

Il segreto del bosco

Con: Marina Biolo e Loredana Manfrè
        e la partecipazione di Martina Borsato e Luisa Molinari

Regia: Marina Biolo

L' ANTICO BOSCO rappresenta l'incantata foresta della nostra infanzia, il "Paradiso Perduto": quello personale e quello ancestrale, collettivo. Ascoltare qualcuno che ci racconti quali misteri nasconda il "Bosco" vuol dire regalarsi preziosi momenti di incantata riflessione.

"Ad una certa età voi Uomini cambiate e nulla rimane di quello che avreste potuto essere..... Non sentirete più la voce degli alberi, dei fiumi, dei venti..."

Un invito a restare "in ascolto", per passare indenni il "momento di svolta", il passaggio tra l' infanzia e la cosiddetta "età della ragione"
Restare in ascolto della nostra anima per accorgerci che quel piccolo seme, quella piantina fragile dentro di noi, crescendo, si è trasformata in un albero… segnato dal tempo.

Ogni taglio nel bosco è una ferita alla nostra persona.

La magia del testo rende questo spettacolo particolarmente adatto ad essere rappresentato in luoghi specifici (parchi, grotte, rocche e ambienti suggestivi). Anche piccoli spazi teatrali o su antiche cinte murarie Luoghi che conservino comunque il fascino degli "antichi luoghi".

Di questo spettacolo è stata prevista una versione "fiabesca", adatta ad una pubblico di bambini dai 6 ai 14 anni.

Durata: 1 ora
Esigenze tecniche: Luogo oscurabile – Spazio minimo mt. 5 x 4

   
 

Scolta che te conto…

Viaggio attraverso le storie e i personaggi della "venezianità"

I personaggi che hanno fatto grande il teatro veneto
Le storie della tradizione lagunare
I racconti gustosi della letteratura veneta

Incorniciati ed esaltati dalla musica, i personaggi che appartengono alla tradizione prendono vita, attraverso racconti, gustose scenette e poesie. Un collage esilarante che coinvolge il pubblico, diverte e a volte… fa pensare!

A chi si rivolge: a tutti, soprattutto Veneti (e non, naturalmente!), adatta a situazioni/momenti conviviali. Musica dal vivo

Durata: 1 ora circa

   
 

Le Baccanti

Liberamente ispirato alla tragedia di Euripide

Con: allievi "Officina del Teatro della Murata di Mestre"

Rielaborazione testo: Marina Biolo e Anne Gabrielli

Regia: Marina Biolo

Dioniso (Dio del vino, del teatro e del piacere), un Dio nato da un'unione tra Zeus (Giove per i latini) e una mortale, Semele, non è considerato un Dio dai tebani. Le sorelle di Semèle affermano che Dioniso in realtà non è nato da Zeus, ma da una relazione illegale e che la storia del rapporto con Zeus è solo una squallida scusa per giustificarsi.
Negano quindi la natura divina di Dioniso.
Dioniso allora, come prima affermazione del suo potere, fa "impazzire" le donne, che si rifugiano sul monte Citerone a celebrare i riti bacchici. La spietata e crudele vendetta del Dio verso gli increduli sarà terribile e non risparmierà nessuno.

La storia è un pretesto per riannodare i fili con il nostro "immaginario".

Un pretesto per ascoltare una fiaba millenaria ricca di simboli.

Un pretesto per "toccare con mano" quanto sia importante dare spazio ai nostri istinti, molto, troppo spesso imbrigliati da false convenzioni.


A chi si rivolge: dire "liberamente ispirato" è un eufemismo: la performance trae spunto dalla storia scritta da Euripide ma è, in realtà, una proposta per animare parchi, cantine e luoghi che intendano festeggiare le gioie delle libagioni. I partecipanti vengono coinvolti da un gruppo di "Baccanti" che, raccontando le gesta del Dio del vino, invitano tutti ad ascoltarne la storia.

Durata: 1 ora
Esigenze tecniche: spazio oscurabile

   
 

La parola ai giurati

Un ragionevole dubbio

Con: allievi "Officina del Teatro della Murata di Mestre"

Rielaborazione testo: Marina Biolo e Anne Gabrielli

Regia: Marina Biolo

Un luogo non ben definito, un tempo non definito. Una giuria si riunisce per decidere del destino di un ragazzo – uno straniero - accusato di aver ucciso suo padre, accoltellandolo. È in gioco la sua vita. Tutti i giurati, tranne uno, lo considerano colpevole, basandosi sulle testimonianze di due persone: un vecchio che "dice" di aver sentito ed una donna che "dice" di aver visto. Si accende una discussione spesso drammatica.
Il giurato innocentista smonta una ad una le prove schiaccianti esibite dall'accusa. Egli si batte fino alla fine per insinuare un "ragionevole dubbio".

Il testo è una vera e propria "prova d'attore" che non lascia spazio al dilettantismo. Gli attori sono sempre in scena per tutta la durata del dramma.
Essi vivono la situazione, ognuno con la propria personalità, in sinergia con il proprio personaggio e con gli altri.
La drammaticità dei dialoghi rende inutile qualsiasi orpello.

Durata: 1 ora

   
 

Il racconto di Natale

Trasposizione teatrale del "Canto di Natale" di Charles Dickens

Con: Marina Biolo, Evarossella Biolo, Mirko Trevisan

Regia: Marina Biolo

Il "Racconto di Natale" è una commedia "raccontata" (Dikens stesso ne fece diverse letture pubbliche). Quasi una fiaba per adulti (ma affascinante anche per un pubblico più giovane) e come tutte le fiabe ha la sua morale e il suo lieto fine:
l'avaro, perfido Scrooge, (dopo la visita dei tre spiriti che lo hanno condotto attraverso il suo passato, il presente e il futuro a riconsiderare la sua vita e le sue azioni), si riscatta e ritrova il piacere della generosità.
Le diverse edizioni cinematografiche e il disneiano "zio Paperone" hanno reso famosissimo questo "avaro per eccellenza"che appartiene alla galleria dei grandi personaggi di tutti i tempi.
La trasposizione teatrale, ricca di suggestioni e sapientemente ridotta, rispetta rigorosamente il testo e lascia col fiato sospeso lo spettatore che, alla fine, si commuove e esplode in un applauso liberatorio, lieto di ritrovare emozioni dimenticate.

A CHI SI RIVOLGE:
E' uno spettacolo che, date le caratteristiche, puo' essere proposto in situazioni/momenti conviviali, soprattutto nel periodo natalizio.

Durata: 1 ora e mezza

 
 

Benni, tanto per gradire

(Se ne consiglia la visione solo a chi ha voglia di sorridere)

Spettacolo anomalo nato dalla fantasia di MARINA BIOLO sulla scrittura di STEFANO BENNI

Con: Marina Biolo e MArgherita Stevanato

Al pianoforte: Caterina Marcuglia

Adattamento e regia di: Marina Biolo

"Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui gli altri credono…e l'altra metà a credere in ciò che gli altri deridono…"

Esordisce così Stefano Benni nel prologo di uno dei suoi tanti libri: libri comici, graffianti, ironici. Mistura Ideale per uno spettacolo dalle le stesse caratteristiche. La serata vede protagonista la scrittura di Stefano Benni:

In scena due attrici e un musicista che si alternano nella costruzione di uno spettacolo in cui il pubblico è direttamente coinvolto, in un passaggio continuo di parole che diventano pura teatralità.

A che si rivolge: I brani proposti, le peculiarità della scrittura e la struttura della pièce, sono particolarmente adatti per l'intrattenimento in situazioni conviviali (matrimoni, cene, incontri aziendali e non che prevedano momenti di svago "intelligenti" e mirati).
I partecipanti sono direttamente coinvolti sia singolarmente che in gruppo.

Durata: 1 ora e mezza

   
 

Cene a tema

Un modo raffinato per impreziosire l'offerta di un locale che, oltre all'indiscutibile qualità del cibo proposto, offre ai commensali, tra una portata e l'altra o a fine serata, intrattenimenti e performance di diversi generi. Abilmente dosati proponiamo piacevoli divagazioni , coinvolgenti intermezzi condotti o interpretati da attori e animatori professionisti. Un modo elegante di condurre una "cena speciale", una festa di nozze, cene aziendali ecc.


LE NOSTRE PROPOSTE


"Fèmmes à goûter"

Proponiamo un "menù a base di…donne". Dall'antipasto al dolce, divagazioni e sketch sull'eterno femminino. Tutto "a base di donne". Unica deroga: Il musicista (attore a sua volta, che interagisce nello spettacolo)...


Cene col delitto
I commensali sono invitati a risolvere l'enigma di un delitto che avviene sotto i loro occhi! Tra l'antipasto e il dolce si dipanano gli avvenimenti fino alla soluzione finale…con l'ammazzacaffè, ovviamente. I partecipanti alla cena sono coinvolti in prima persona.

A tavola col Doge
Piacevoli curiosità culinarie, recitate e cantate, che raccontano, teatralizzata, la tradizione culinaria della nostra regione. Interessante per tutti quei locali che hanno, come punto di forza, la cucina tradizionale. Antiche ricette, segreti, aneddoti sapientemente mescolati a piccole pièce di teatro veneto.


Cene a sorpresa
D'accordo con i gestori, i commensali godranno di una gradita sorpresa. Le animazioni e gli intrattenimenti spaziano dall'allegra zingara che predice il futuro, alla performance che conduce i partecipanti in un gioco comune. Adatto a ricevimenti come matrimoni, cene aziendali e a tutte quelle occasioni dove i commensali si conoscono.